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Ep. 6 Il gelato italiano: origini e curiosità

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La Primavera è ormai arrivata e con lei iniziano quelle belle giornate di sole che fanno venire voglia di mangiare un buon gelato. 

Mio papà ogni tanto racconta di quando ha aperto, con i suoi fratelli, un ristorante sulla spiaggia e lui, negli anni sessanta, ha imparato a fare il gelato artigianale, con prodotti genuini e freschi, come il latte appena munto, la frutta di stagione del campo, le uova fresche delle galline di campagna. E provo sempre un po’ di invidia perché so che quel sapore così vero fatto con prodotti così genuini non potrò mai conoscerlo.

Eh già, perché oggi, per quanto si chiami “artigianale” il gelato non potrà mai avere lo stesso sapore di una volta.

Ma quando gli uomini hanno iniziato a mangiare il gelato?

La nascita del gelato è una storia italiana. Le prime bevande fredde della storia erano chiamate dai Romani nivatae potiones ed erano a base di neve, a cui venivano aggiunti miele o frutta.

Poi arrivano in Sicilia gli Arabi che portano una bevanda chiamata Sherbert (da cui l’odierna parola sorbetto), a base di neve, frutta e zucchero di canna, una novità appena arrivata in Italia che sostituisce il miele nelle preparazioni di dolci.

La fama dello sherbert fa nascere il mestiere del nivarolo, che in inverno raccoglieva la neve sull’Etna e la conservava pressata nei nivieri, caverne, pozzi o fosse scavate nel terreno e ricoperte da paglia o foglie.

Ma chi ha inventato il gelato che tutti noi conosciamo?

Secondo le ricostruzioni storiche dell’Istituto del Gelato Italiano, l’invenzione del gelato artigianale è fortemente legata al nostro territorio e alla cucina italiana e per assistere alla sua nascita bisogna aspettare l’età Rinascimentale e il Cinquecento.

Il gelato è stato inventato in Italia dall’architetto Bernardo Buontalenti, alla corte di Caterina de’ Medici a Firenze.

Nel 1565 Buontalenti è il primo a rivendicare l’invenzione del dolce italiano più amato al mondo, dal momento che nella ricetta dei suoi golosi sorbetti e gelati era solito utilizzare la maggior parte degli ingredienti del gelato utilizzati tutt’ora: latte, panna, albume d’uovo, neve, sale, zucchero e limone.

Un secondo importante momento nella storia del gelato avviene nel 1686, quando il cuoco siciliano Francesco Procopio dei Coltelli dà vita alla prima miscela perfetta per produrre e confezionare il gelato. Si trasferisce a Parigi alla corte del re Sole, dove apre lo storico Cafè Procope e fa conoscere il gelato moderno in tutta la Francia e in Europa.

Due secoli dopo, negli Stati Uniti, una donna di nome Nancy Johnson inventa e brevetta, nel settembre 1843, la prima gelatiera a manovella. Dopo un paio di anni, William Le Young acquista i diritti del suo brevetto per soli 200 dollari e applica al macchinario un motore.

L’inventore del cono gelato è l’italiano Italo Marchioni, un gelataio originario di Cadore emigrato a New York.

Il 13 dicembre 1903 a Washington riceve il brevetto di un apparecchio per produrre il cono gelato.

Sebbene molti bar e gelaterie italiani siano oggi convertiti al gelato industriale, è sempre forte la presenza di gelatai artigianali che amano fare il gelato tradizionale con le loro mani, senza additivi chimici, stratagemmi industriali e con prodotti naturali. 

Scegliete liberamente se preferite gustare il vostro gelato nel cono o nella coppetta

Una curiosità riguarda il costo del gelato, da sempre condizionato dalla quantità di “palline” o gusti desiderati.

Il cono di base è con due gusti o due palline, ai quali si può scegliere di aggiungere la panna montata. E qui c’è il dilemma. Perché nel sud e al centro è tradizione aggiungere la panna gratuitamente, mentre nel nord Italia la panna è servita a pagamento.

Ricordo qualche tempo fa quando si è scatenato un dibattito acceso su questo argomento quando a Roma è comparso un cartello in una gelateria, che diceva: La Panna è gratis perché non stiamo a Milano. È stata pronta la risposta dei gelatai milanesi: A Milano la panna si paga!

Naturalmente è una questione culturale, tuttavia è bene conoscere le usanze regionali per non rischiare di fare una brutta figura e magari chiedere la panna a Milano solo dopo aver fatto lo scontrino!

La cosa più importante, comunque, quando siete in Italia e volete gustare un vero gelato artigianale italiano: verificate prima che la gelateria non usi prodotti confezionati e sia davvero artigianale. Potrete vivere così un’esperienza unica e gustosissima, che sarà difficile da dimenticare.

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