Irene in Italia – Italian Neuro Language Coach® and Wine tour guide

Translate the blog into your preferred language by right clicking on the page or article and select Translate

Ep. 8 Buon Natale, Roma!

Ascolta l’episodio del Podcast su SpotifyApple PodcastAmazon Music, o Substack!

Ogni anno, il 21 aprile, i romani celebrano il Natale di Roma. Una ricorrenza che non ha nulla a che vedere con il Natale cristiano, ma che rappresenta simbolicamente la nascita della Città Eterna.

Si tratta infatti di una festività laica. Secondo il poeta romano Varrone, Romolo fondò Roma proprio il 21 aprile del 753 a.C. È da questa data, infatti, che inizia il calendario romano che conta il tempo “dall’anno di fondazione della città”, oggi, nel 2024, 2777 anni fa.

Perché proprio il 21 aprile?

La data del 21 aprile è risultata dal calcolo di un astrologo, fisico e matematico del I secolo a.C. 

Inizialmente la festa si chiamava “Palilia”. L’imperatore Claudio è stato il primo a festeggiare la nascita della Città Eterna e solo nel 1870, il 21 aprile è diventata una ricorrenza riconosciuta in tutta Italia.

Com’è nata Roma? 

Secondo la leggenda narrata da Virgilio nell’Eneide, Enea, figlio di Venere, fugge da Troia, presa dai greci. Dopo aver viaggiato molto, Enea raggiunge le coste dell’antico Lazio e si innamora di Lavinia figlia del re dei Latini.

Turno, re dei Rutuli, che doveva sposarla, lo attacca dando inizio ad una guerra ma viene sconfitto.

Enea sposa Lavinia e fonda la città di Lavinio, in onore di sua moglie.

Trent’anni dopo suo figlio Ascanio, fonda una nuova città, Alba Longa.

È qui che più tardi scoppia una guerra tra gli eredi. Il Re Amulio obbliga sua nipote Rea Silvia a diventare una vestale e fare voto di castità per impedirle di generare un erede al trono.

Però al Dio Marte piace Rea Silvia e la rende madre di due gemelli, Romolo e Remo. Re Amulio, saputo della nascita, ordina di annegare i gemelli, ma il servo incaricato li abbandona sulla riva del Tevere.

La cesta con i gemelli si arena alle pendici del Palatino, sotto un albero di fico, nei pressi di una grotta. Secondo la leggenda i due vengono allattati da una lupa che aveva perso i cuccioli, e assistiti da un picchio che li protegge, entrambi animali sacri a Marte.

Un pastore, Faustolo, trova i gemelli e con la moglie Acca Larenzia li cresce come suoi figli.

Una volta cresciuti, Romolo e Remo tornano ad Alba Longa, uccidono il Re Amulio e rimettono sul trono il nonno Numitore. Poi vanno a fondare una nuova città, nel luogo dove erano cresciuti.

Romolo vuole chiamarla Roma ed edificarla sul colle Palatino, mentre Remo la vuole chiamare Remora e fondarla sul colle chiamato Aventino.

I due litigano, Remo resta ucciso e regna Romolo.

La città viene fondata dunque sul colle Palatino e Romolo diventa il primo Re di Roma. Questa la tradizione, che presenta diverse varianti, ma che nel complesso segue questo schema.

«La nascita di Roma – ha detto Alberto Angela, un famoso esperto e divulgatore scientifico italiano – segna l’inizio di una civiltà che ha determinato il nostro presente. Per questo motivo ci riguarda tutti. L’eco di quella storia arriva dappertutto e attraversa pure l’Oceano Atlantico. Pensiamo a Capitol Hill. O, per restare in Europa, alle aquile di Napoleone. E ancora: la parola Cesare si è trasformata in kaiser e in zar, si è cercato insomma di ispirarsi alla grandezza di Roma in epoche successive anche da parte dei sovrani. 

Ma in generale sono l’ordine e il sistema romano che riecheggiano lungo i millenni nelle varie parti del mondo. Roma è riuscita a creare il suo impero e la sua civiltà globale senza avere un computer né il web né un telefonino. Ciò significa grande organizzazione e grande efficienza nel farla funzionare. E pensare che tutto questo è partito da noi italiani. 2000 anni fa, l’Italia era una superpotenza che non solo dominava ma insegnava agli altri a vivere. L’età romana ha plasmato il nostro modo moderno di vivere: dall’arte all’abitudine del buon cibo e ai piaceri conviviali, dalla moda all’arredamento, dalle lingue alla genetica delle popolazioni».

Roma caput mundi, dicevano i romani, Roma capitale del mondo.
Buon Natale Roma!

Leave a comment

Create a website or blog at WordPress.com