Irene in Italia – Italian certified Neuro Language Coach® and Wine tour guide

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Imparare: un miracolo scientifico che accade a qualsiasi età

Ecco succede al nostro cervello, a qualsiasi età, se lo poniamo nelle condizioni giuste per imparare, ad esempio, una nuova lingua, rapidamente e con efficacia.

Intenzione e attenzione, come ho spiegato in questo precedente articolo, sono le premesse indispensabili per qualsiasi genere di apprendimento. Solo se il nostro cervello ha intenzione di cambiare qualcosa (un’abitudine, un comportamento, introdurre una nuova conoscenza, o imparare una nuova abilità) e quindi pone tutta la sua attenzione in quella pratica, produrrà le sostanze chimiche fondamentali per allacciare nuove connessioni neurali e finalmente: imparare, per sempre.

Una lezione non cambia il cervello

Va molto di moda oggi in alcuni ambienti iniziare un discorso con questa frase: “Dopo questa lezione il vostro cervello sarà cambiato”. Secondo il prof. Andrew Huberman1 della Standford University si tratta una bugia colossale. Il nostro cervello non può cambiare solo per aver preso parte ad una lezione o perché ha fatto una qualsiasi esperienza. Accade ai bambini. Ma per le ragioni che ho spiegato in questo articolo, superati (più o meno) i 25 anni questo non accade più. Il sistema nervoso cambia solo ed esclusivamente quando vengono rilasciate alcune sostanze chimiche che entrano in circolo per rafforzare (o indebolire) le connessioni neurali. 

Fare spazio alle nuove informazioni

In un cervello adulto, dove lo spazio è ormai limitato e definito saldamente, le informazioni entrano in competizione tra loro per stabilire quale dovrà rafforzarsi e quale indebolirsi. Ciò vuol dire che non possiamo aggiungere nulla se non togliamo qualcosa. Non c’è da preoccuparsi. È un lavoro che il nostro sistema nervoso fa in continuazione in completa autonomia. Molto spesso conserviamo informazioni che non hanno alcuna utilità per noi (magari ricordiamo il colore della maglia che uno sconosciuto indossava un anno fa). È già con la nostra intenzione e attenzione che creiamo i presupposti per fare spazio.

Ecco le sostanze che fanno la magia

Dopo aver introdotto l’intenzione, oggi vi parlo dell’attenzione, che, come avrete capito è l’elemento fondamentale nel processo di apprendimento. Quando prestiamo attenzione entrano in azione due neuromodulatori che vengono rilasciati da diverse parti del nostro cervello e mettono in evidenza i circuiti neurali che hanno la possibilità di cambiare: è la prima porta che si apre sull’opportunità di plasmare il cervello. La prima sostanza neurochimica si chiama epinefrina (è l’adrenalina rilasciata dal cervello), che viene rilasciata da una regione che si chiama locus coeruleus o punto blu. Il cervello si immerge completamente in questa sostanza ma lo fa solo quando siamo attenti e vigili.

L’epinefrina rende il sistema cerebrale interamente sveglio e pronto, perché segnala ai neuroni di restare attivi. Dunque se non c’è attenzione non c’è plasticità, sebbene da sola, l’attenzione non sia sufficiente. Abbiamo bisogno di un altro neuromodulatore che si chiama acetilcolina ed è rilasciato in diverse parti del cervello, in questo caso dal tronco cerebrale. Quando creiamo un cono di attenzione l’acetilcolina amplifica il segnale che arriva per quell’informazione. E quel signale diventa molto più grande degli altri. Come un grido che emerge dal caos della folla.

Quindi: epinefrina per segnalare l’attenzione e acetilcolina per amplificare il segnale al sistema neurale.

Con il terzo componente il cervello impara per sempre

Ma ancora non è abbastanza per creare neuroplasticità. Abbiamo bisogno di un terzo componente: l’acetilcolina rilasciata da una specifica parte del cervello che si chiama Nucleo Basale.

Se questo accade il cervello più cambiare. Quando queste regioni del cervello sono stimolate e le tre sostanze chimiche vengono rilasciate dal cervello immediatamente, in un colpo solo, riusciamo ad ottenere un rapido, massiccio apprendimento. E questo è stato provato da molti studi, tra cui quello di Norman Weinberger della UC Irvine ed è considerato un principio fondamentale per il funzionamento del cervello.
È stato dimostrato ampiamente che se queste condizioni si verificano nel cervello non solo questo cambia, deve cambiare, cambierà assolutamente. E questa è la cosa più importante che chi vuole accedere alla neuroplasticità deve capire.

Non è possibile plasmare il cervello passivamente.

Ripetere più volte la stessa informazione con lo scopo di impararla è un metodo che è stato considerato efficace per secoli ed è vero che può essere utile ma quello che succede al nostro cervello quando ripetiamo un’informazione è molto diverso da quello che accade quando sviluppiamo il processo di intenzione e attenzione che attiva i tre neuromodulatori essenziali per un apprendimento sicuro e massiccio, anche dopo i 25 anni.

Imparare a parlare una nuova lingua da adulti è possibile unendo le ricerche neuroscientifiche al metodo del coaching.

Con un percorso di Neurolanguage Coaching® è possibile imparare una nuova lingua o migliorarla con le tecniche che sviluppano la produzione dei tre neuromodulatori, calmano il cervello e lo plasmano.

Nota: tutte le informazioni espresse in questo articolo sono state tratte, tradotte e a volte commentate per una migliore comprensione, da Huberman Lab.

Se ti è piaciuto questo articolo o hai domande scrivimi: ciao.ireneinitalia@gmail.com
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  1. In “How to Focus to change your brain”: https://www.youtube.com/watch?v=LG53Vxum0as ↩︎
    ↩︎

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